Ananda Bhairav può essere tradotto come "la beatitudine del mattino".
Il nome è anche quello di un Raga della musica classica indiana (Raga: sequenze di note come in una scala, che conferiscono uno specifico "colore" o "modo" al brano che verrà).
Il Raga Bhairav è uno dei più antichi e rappresenta la primissima luce del mattino.
L'associazione nasce nel 2005 dall'incontro di due insegnanti di Yoga e una di T'ai Chi Ch'uan e si propone di diffondere le discipline dello Yoga, del T'ai Chi, del NadaYoga e dell'Ayurveda.
Il nostro intento è diffondere ciò che i nostri insegnanti ci hanno trasmesso, con l'umiltà di chi sa che la strada è sempre troppo lunga per essere percorsa tutta, ma con la voglia di condividere l'esperienza e lo studio.
Viviamo in un'epoca in cui molte persone sono stanche del troppo lavoro, delle troppe incombenze e dei troppi rapporti interpersonali, sempre più spesso superficiali e privi di Amore, ma a volte l'Amore non è da ricercare solo fuori di noi.
Ci capita di sentire amici e allievi di essere alla ricerca di un momento per loro e cercano di rilassarsi facendo una corsa, una nuotata, leggendo un libro…
Tutte attività esterne al corpo, e al corpo ...e alla mente... non pensano.
Si illudono di rilassarsi, si sfogano, portano la rabbia fuori, magari, ma sottovalutano i disagi creati dalla mente e non fanno nulla per aiutare la mente a uscire dal turbinìo di pensieri.
L'osservazione della mente spaventa, perchè è qualcosa che sta dentro di noi, che non conosciamo, che facciamo fatica a capire e a gestire.
Il nostro intento è quello di diffondere la gioia del guardarsi dentro, dell’ascoltare il proprio corpo che si muove, percepire il singolo muscolo che si contrae o che si rilassa, percepisce le articolazioni e la possibilità di respirarci dentro per allontanare il dolore … Osservare il corpo cambiare nelle varie epoche della nostra età e accettare e rispettare il cambiamento.
Osservare quello che c'è dentro e quello che c'è fuori, fino ad arrivare all'istante in cui si potranno osservare i propri pensieri, è dall'osservazione e dalla consapevolezza dello spazio tra un pensiero e quello successivo che comincia il nostro cammino verso la meditazione e l'incontro con il Divino.
Forse tutto questo è difficile per noi occidentali che siamo soprattutto razionalità, Cartesio ha fatto un bel casino quando ha detto di non fidarsi dei propri sensi! Ma la via è scritta anche per noi e forse mai come prima d'ora siamo in un buon momento per unire la scienza dell'occidente con quella dell'oriente!
Potremo riappropriaci della CONSAPEVOLEZZA del nostro essere, per poi aprire la porta dell’AMORE verso di noi e verso gli altri senza giudicare e giudicarci.